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martedì 21 maggio 2013

Fantascienza umana: "CRISIS" sta arrivando!

Se il 2012 ha visto l'uscita del mio primo romanzo e della mia prima raccolta, il 2013 vedrà nei prossimi giorni l'uscita della mia prima curatela. Insieme ad Alberto Cola abbiamo infatti curato una selezione piuttosto rigorosa di otto racconti, scritti da nove autori, che abbiamo imperniato sul tema della crisi economica. 
Il titolo della raccolta che è così nata, manco a dirlo, è "Crisis". Luigi Petruzzelli (Edizioni della Vigna), che ringrazio, ha creduto in questo progetto sin da subito, e dopo un anno e mezzo di lavoro, il libro è ormai in dirittura d'arrivo.
La prima presentazione è infatti prevista a Bellaria, durante la Italcon, sabato 25 maggio alle ore 17.30 e il volume può già essere acquistato nel sito dell'editore, precisamente: qui.
"Crisis" (I edizione maggio 2013, ISBN 978-88-6276-107-9) è pubblicata appunto dalle Edizioni della Vigna e contiene racconti di fantascienza di Giulia Abbate, Donato Altomare, Andrea Angiolino, Gabriele Falcioni, Francesca Garello, Francesco Grasso, Alessandro Morbidelli, Luigina Sgarro, Alessandro Vietti. Nomi più e meno noti, che hanno prodotto racconti, come vedrete, di elevato livello qualitativo.
Mi pare che il modo migliore per parlarvi dell'opera, di cui io e Alberto siamo molto soddisfatti, sia pubblicarne la prefazione e la copertina, quest'ultima essendo mirabile opera di Luca Frasca.
All'insegna, come per Ferro Sette, di una Fantascienza Umana e umanista, positiva e consapevole delle proprie ambizioni, anche editoriali, nei confronti di qualsiasi lettore, compresi i non esperti del genere, che sono convinto troveranno spunti stimolanti in rapporto alla propria quotidianità.
Al contrario di quel che potreste pensare, in questo libro troverete soluzioni, e non problemi.
Buona lettura!


 A crisis can be a real blessing to any person, to any
nation. For all crises bring progress.”

“La crisi è la miglior cosa che possa accadere a persone
e paesi, perché ogni crisi porta il progresso.”
Albert Einstein


Abbiamo chiesto agli autori di questa raccolta di immaginare un mondo collocato in un futuro non troppo lontano. Abbiamo chiesto loro di raccontarci una storia ambientata in una qualsiasi regione terrestre e in un periodo posto a un massimo di cento anni dalla “più grande recessione planetaria di tutti i tempi”.
La crisi del 2014.
Lo scopo del libro che è così nato è duplice: da un lato, esorcizzare la difficile realtà dell’oggi, ovvero porre in atto una specie di “rituale” narrativo consistente nel raccontare una crisi mondiale alle porte come un evento puramente fantastico, nella “certezza-speranza” che non possa mai conquistare dignità di fatto storico; dall’altro, proiettare a beneficio dei lettori alcuni scenari di un futuro nel quale la crisi sia vissuta dai protagonisti delle varie narrazioni come un pericolo ormai superato, che ha però condizionato in modo drastico la storia degli individui, delle loro famiglie, delle aggregazioni e delle comunità, così come le vicende e gli equilibri sociali, politici ed economici su scala planetaria.
Sono queste le sole indicazioni fornite agli autori, all’insegna di una tonalità di fondo che fosse il più possibile “positiva”, incentrata sulla capacità dell’essere umano di superare le prove più difficili, tanto individualmente quanto come collettività.
Fra le tante possibili declinazioni della fantascienza, ci è piaciuto far leva sulla sua valenza di genere teso a una profonda valorizzazione dell’essere umano, della sua capacità di reagire alle più gravi avversità, della sua capacità di immaginare un percorso diverso, alternativo e, se possibile, vittorioso. Un essere umano che, a dispetto della spinta distruttiva di macrosistemi sociali ed economici, tornasse al centro del comune sentire, interprete di una fantascienza in grado di renderlo unico e indiscusso protagonista del proprio destino.
Pensiamo infatti che di questi tempi la vera sfida, per un autore, sia saper scrivere una storia valida che miri a un lieto fine senza scadere in tediosi buonismi di sorta. È estremamente più arduo che cedere alla banale tentazione di scivolare in un catastrofismo che ci appare come un inflazionato manifesto di inerzia, quando non di impotenza, sociale.
Insomma, abbiamo voluto che un selezionato gruppo di penne, più e meno note, immaginasse una grande crisi, pur con i suoi drammi, le sue angosce e i suoi conflitti, come l’occasione per un nuovo inizio.
Desideravamo la visione differente di un mondo che dovrà, per forza di cose, essere diverso. E l’abbiamo ottenuta.
Quelli che vi apprestate a leggere sono otto racconti capaci di avere un sicuro impatto emotivo, di infondere una suggestione intatta e potente. Otto storie che erano lì, in attesa che il tempo per raccontarle fosse quello giusto.
Noi eravamo pronti, e ve le proponiamo.

Francesco Troccoli
Alberto Cola

lunedì 20 maggio 2013

I sogni di Cartesio.

Segnaliamo l'ennesima fatica delle Edizioni della Vigna di Luigi Petruzzelli (molto produttive in questo periodo, ne siamo lieti!), consistente in una raccolta (eh sì, al momento "tirano", ed è anche questo di certo un bel segnale) di racconti che hanno per tema la filosofia nella fantascienza.
Trovo meravigliosamente indovinato il titolo, che sembra alludere a una separazione dal razionalismo del cosiddetto "padre" della moderna filosofia occidentale.
Sono particolarmente soddisfatto del mio "Ipse dixit", incluso nel libro, che narra la vicenda di un ragazzo che incontra Aristotele... nel futuro. Il racconto, sebbene in un periodo molto distante, si colloca nello stesso universo immaginario del mio romanzo "Ferro Sette", ovvero la grande alleanza di mondi dell'Oikos delle Genti, ed è in particolare ambientato nella città di Nuova Salonicco nel sistema della Ionnia.
I curatori del volume sono Giuseppe Panella e Luca Ortino, che ringrazio per l'apprezzamento che hanno espresso da subito su "Ipse dixit". Dopo la copertina, in basso, troverete la descrizione del libro nel sito dell'editore.
L'appuntamento è a Bellaria (RN) alle ore 17.00 del prossimo sabato 25 maggio, durante la Italcon 39, per la presentazione del libro.



La filosofia e la fantascienza hanno molte cose in comune. Sì, perché il nome che probabilmente sarebbe più adatto per il genere non è fantascienza, ma letteratura speculativa. Dilemmi etici, futuro dell’universo, possibilità dell’Uomo e suoi rapporti con il creato sono temi tipici della letteratura speculativa.
Così in questo volume troverete le storie di diciannove scrittori che si sono cimentati nella sfida. Seguirete di persona le lezioni di Aristotele, apprenderete i segreti di Nietzsche, rifletterete sul destino ultimo dell’Universo, leggerete diverse ipotesi sul fato dell’Uomo, mediterete sull’intima struttura del Tempo, disquisirete di anima e di amore, scoprirete il segreto che consente di discernere il Bene dal Male...
...o comunque avrete occasione di pensare e di riflettere. Cosa non disprezzabile.
Ulteriori dettagli sono disponibili qui.


venerdì 30 marzo 2012

Uno "Strudel alla viennese" finalista al Premio Italia 2012.

Ringraziando Luigi Petruzzelli (a.k.a. Edizioni della Vigna) questo è il link al mio racconto Strudel alla viennese, finalista al Premio Italia 2012 per la categoria "Racconto su pubblicazione professionale". Il racconto, nato da un "brain-storming" fantascientifico con l'amico e disegnatore Luca Frasca in un'afosa sera estiva di un'isola del mediterraneo, appartiene alla raccolta di fantascienza "gastronomica" dal titolo Un calice di soli, un piatto di pianeti.  
Nota tecnica: versione ottimizzata per eBook reader 6'' altrimenti leggibile in PDF. 


martedì 5 aprile 2011

Due premi importanti: Giulio Verne e Nella Tela.

Nel periodo in cui inaugurai Fantascienzaedintorni, il Blog era essenzialmente un diario personale delle mie modeste "esperienze letterarie". Con il tempo (sono ormai quasi tre anni!) ho cercato sempre più di occuparmi anche e soprattutto delle notizie più importanti nel campo del fantastico e della fantascienza.
Questo post in particolare certamente somiglierà di più a quelli di una volta, dal momento che, nel dare la notizia dei risultati di due concorsi letterari nazionali di genere, parlerò del sottoscritto.
Non posso (né voglio) farne a meno, del resto, perché si tratta di due riconoscimenti per me molto importanti, che si riferiscono a due racconti ai quali tengo moltissimo.
Il primo è il Premio Giulio Verne, che mi è statio assegnato domenica scorsa in quel di Bari, in occasione dell'ormai celebre incontro "Levantecon".
Il racconto vincitore, "Il cacciatore", è quindi entrato di diritto nella raccolta dei racconti edita da Luigi Petruzzelli (Edizioni della Vigna), che ho avuto il piacere di conoscere personalmente in quest'occasione.

La raccolta si intitola "Strani nuovi mondi", e devo dire che merita moltissimo, e certamente non solo per il mio racconto. Questo premio assume per me un'importanza ancor maggiore alla luce del fatto che è precisamente da questo racconto che ho sviluppato il romanzo omonimo. L'accoglienza in quel di Bari è stata calorosissima, come del resto mi aspettavo, perché confesso che non è la prima volta che mi capita di raggiungere il gradino più alto del concorso di fantascienza pugliese, che in precedenza era però gestito in seno all'Apuliacon. Nel 2007  vinsi infatti il primo premio con il racconto "Profezia". Curiosamente, tanto quel racconto quanto quello attuale sono strutturati in modo molto simile, e suddivisi in tre capitoli.
A completare lo scenario eccezionalmente positivo del fine settimana mi è poi giunta la comunicazione che "Il misterioso diario del giovane Piotr", racconto pubblicato nella raccolta "Onda d'abisso" (Edizioni Orecchio di Van Gogh), curata dall'amico Alessandro Morbidelli e comprendente i contributi di molti autori e molte autrici provenienti dalla "Carboneria Letteraria", il collettivo di cui mi fregio di far parte, ha raggiunto il vertice nella sezione "racconti" del concorso "Nella tela!", organizzato dal portale La Tela Nera in associazione con Edizioni XII.
Insomma, due primi premi (e che premi!) nel giro di un giorno, e per giunta relativi a due dei più intelligenti concorsi letterari italiani. Proprio niente male!
(in questa foto, da sinistra, l'editore Luigi Petruzzelli, Ida Vinella, vincitrice del Premio Giovani Autori, il sottoscritto e il terzo classificato Simone Conti - Bari, Hotel Sheraton Nicolaus - sede Levantecon).